Minacce e diffamazione via web rivolte a Don Mattia Ferrari, cappellano di Mediterranea Casi

Opposizione alla richiesta di archiviazione della Procura di Modena: il Giudice delle indagini preliminari dovrà valutare la prosecuzione delle indagini.

"La richiesta d’archiviazione è molto grave perché suggerisce che le condotte di minaccia e diffamazione online non debbano essere perseguite, ma siano coperte da una sorta di impunità" sottolinea l'avv. Francesca Cancellaro dello Studio legale Gamberini e associati. E annuncia: "Noi sappiamo invece quanto sia pericolosa questa opacità e quanto intimidatori possano essere i messaggi che vengono veicolati. Per questo abbiamo presentato opposizione alla richiesta di archiviazione: per chiedere al Gip che finalmente si indaghi sui preoccupanti episodi di diffamazione e minaccia via web, consentendo a Don Mattia di esprimersi liberamente in sostegno delle persone migranti e del dovere di soccorrerle." Avvenire, 15.12.2022

RAI- TG3 Emilia Romagna

https://www.rainews.it/tgr/emiliaromagna/notiziari/video/2022/12/TGR-Emilia-Romagna-del-16122022-ore-1400-e310d277-fad1-42fe-9f8e-a30a24239acf.html (da min. 3")

L’avvocata difensore di don Mattia, la bolognese Francesca Cancellaro, si è opposta alla richiesta di archiviazione. L’udienza davanti al Gip non è ancora stata fissata. «Non ci abbiamo pensato molto, riteniamo l’opposizione doverosa e fondata — spiega —. Abbiamo sostenuto che ci sono gli estremi per qualificare le condotte come minaccia grave e diffamazione aggravata, confortati da giurisprudenza in tal senso e convinti che web e social non possano essere considerate giungle e zone franche dove si possa intimidire o diffamare gravemente, impedendo di manifestare liberamente il pensiero», spiega la legale. «Se comportamenti come quelli subiti da don Mattia, cappellano di Mediterranea, rimangono non perseguiti è evidente che il messaggio che si veicola è grave a livello generale». Il Corriere Bologna, 16.12.2022

https://corrieredibologna.corriere.it/bologna/cronaca/22_dicembre_16/minacce-cappellano-ong-cei-attacca-procura-modena-l-archiviazione-dell-inchiesta-ab10a6e6-7d54-11ed-9e5c-4243ded3d3f2.shtml

La difesa di don Mattia si è opposta. Attraverso il suo difensore, l'avvocato Francesca Cancellaro, don Mattia Ferrari si è opposto alla richiesta di archiviazione. "Non ci abbiamo pensato molto, riteniamo l'opposizione doverosa e fondata. Abbiamo sostenuto che ci sono gli estremi per qualificare le condotte come minaccia grave e diffamazione aggravata, confortati da giurisprudenza in tal senso e convinti che web e social non possano essere considerate giungle e zone franche dove si possa intimidire o diffamare gravemente, impedendo di manifestare liberamente il pensiero", spiega la legale. Se comportamenti come quelli subiti da don Mattia, cappellano di Mediterranea, rimangono non perseguiti "è evidente che il messaggio che si veicola è grave a livello generale". Inoltre la richiesta di archiviazione compie una sorta di invasione di campo, secondo l'avvocato Cancellaro, intervenendo in un terreno "con cui non si deve confrontare" la giustizia penale. Le minacce arrivano, inoltre, da "account che sono ritenuti pericolosi, la vicinanza ad ambienti della mafia libica ci preoccupa molto. La sottovalutazione e la comprensione della vicenda sono molto gravi, parliamo di un ragazzo di 30 anni che è già sottoposto a forme di protezione". LaRepubblica Bologna, 15.12.22

https://bologna.repubblica.it/cronaca/2022/12/15/news/don_mattia_ferrari_procura_modena-379197445/