Luca Marola, pioniere del settore della c.d.cannabis light - che vanta quantità estremamente basse di Thc (responsabile dell’effetto psicoattivo) e ricche di Cbd - e fondatore di Easyjoint, è accusato di detenzione e spaccio di stupefacenti, pur avendo commercializzato prodotti con una percentuale di thc compresa nei limiti previsti dalla l. 242/2016.

Lo scorso 30 gennaio si è svolta l'ultima udienza istruttoria e l'imputato ha rilasciato spontanee dichiarazioni, ricostruendo la propria vicenda personale e processuale. L'udienza è stata rinviata al 29 maggio 2025 per la discussione finale.

Il processo è interamente registrato da Radio Radicale.

Qui alcuni articoli di stampa e siti specializzati sulle dichiarazioni rese in Tribunale da Marola e sui risvolti del processo a suo carico:

• Processo EasyJoint, a Parma si decide il destino della cannabis light, La Stampa
• Caso Easyjoint, le dichiarazioni di Marola al giudice, softsecrets.it
• Come il processo Marola può ferire il Decreto Sicurezza,softsecrets.it