Luca Marola, pioniere del settore della c.d.cannabis light - che vanta quantità estremamente basse di
Thc (responsabile dell’effetto psicoattivo) e
ricche di Cbd - e fondatore di Easyjoint, è accusato di detenzione e spaccio di stupefacenti, pur avendo commercializzato prodotti con una percentuale di thc compresa nei limiti previsti dalla l. 242/2016.
La sua vicenda personale e processuale attraverso la stampa:
- Il processo che cambierà la storia della cannabis in Italia. Luca Marola, imprenditore e fondatore della catena Easyjoint, rischia sei anni di carcere. Se perderà la causa, gli effetti potrebbe avere conseguenze su una filiera che vale 44 milioni di euro l'anno (Wired)
- L'inventore della Cannabis light: "Io alla sbarra, ma così si vuole spazzare via tutto il settore". Intervista a Luca Marola, ideatore del business dei fiori di canapa, che rischia sei anni di carcere: "Ho sempre venduto prodotti con un Thc inferiore allo 0,2%, ampiamente entro i limiti di legge". (Repubblica.it)
- Processo a Marola, l'avvocato difensore: "Solo Procura di Parma persegue così ferocemente commercio della cannabis light" (Repubblica.it)
- Cannabis light, il processo al parmigiano Luca Marola: rischia sei anni di carcere. Il fondatore della catena Easyjoint: "C'è una filiera che vuole controllare il settore" (Parma Today)