Insulti via web all'assessora: superato il limite della critica politica, è diffamazione. Casi

Ventidue persone identificate e altrettanti procedimenti avviati con l'assistenza dell'avv. Salvatore Tesoriero. Arrivano i primi riconoscimenti della sussistenza del reato di diffamazione.

L'articolo su "la Repubblica", 25 gennaio 2021 sui procedimenti penali per gli insulti sulla pagina facebook di Matteo Salvini a Silvia Benaglia, assessora di Pianoro, a seguito della sua partecipazione alla manifestazione delle Sardine del 14 novembre 2019.


"Tre decreti penali di condanna per diffamazione, di cui uno già emesso dal tribunale di Bologna nei confronti dell’imputato con una multa di circa 2.500 euro e due richiesti dal pubblico ministero al gip a Taranto e Monza. Ventidue persone identificate e altrettanti procedimenti avviati. Dopo un anno dalle denunce dell’assessora di Pianoro, Silvia Benaglia, per le offese ricevute sul web, la giustizia penale sta facendo il suo corso. Tra i vari esiti processuali c’è anche un’archiviazione in considerazione della “tenuità del fatto”, tecnicamente l’articolo 131 bis, ma con il giudice di Lecco che ha riconosciuto nelle parole rivolte a Benaglia un: «Attacco al patrimonio morale della donna, un’innegabile allusione al comportamento sessuale che esula radicalmente da una critica sul merito della questione politica».(...)  «La critica politica è cosa ben diversa dall’insulto gratuito e infondato - dice l’avvocato Tesoriero - bisogna denunciare ogni volta che viene superata la soglia dei rapporti civili. Il web non è uno spazio franco, non è una dimensione in cui ci si trova svincolati dalle leggi. Non ci può essere nessuna rivendicazione politica dietro al fatto di rivolgersi a un’altra persona apostronfandola come “puttana”. Gli odiatori devono rispondere di quello che dicono, anche sulla rete».


Insulti via web all'assessora: superato il limite della critica politica, è diffamazione.

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