Il Tribunale di Bologna ha rimesso alla Corte di Giustizia UE la questione della compatibilità, sul piano della validità e dell’interpretazione, della disciplina europea recante gli obblighi di incriminazione del favoreggiamento dell’immigrazione irregolare (direttiva 2002/90/CE e decisione quadro 2002/946/GAI, c.d. Facilitators package), nonchè dell’art. 12 del testo unico immigrazione, che ne rappresenta la trasposizione italiana.
Si tratta della prima volta in cui la Corte di giustizia viene chiamata a pronunciarsi sulla validità degli obblighi di incriminazione del Facilitators package, e dunque sul fondamento normativo di quello che la dottrina europea ha ormai da molti anni ribattezzato “délit de solidarité”.
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