Il convegno è dedicato al diritto allo studio in carcere e prende le mosse da un ricorso alla Corte Europea dei diritti dell’Uomo che l’avv. Francesca Cancellaro ha presentato per Antigone insieme a Giovanni Maria Flick. Il ricorso, che attualmente è pendente davanti alla Corte di Strasburgo (Crisci c. Italia, num. 47 120/21) riguarda il caso di un detenuto del carcere di Bologna che si è visto negare una misura alternativa alla detenzione dal Tribunale di Sorveglianza, anche in ragione del fatto che le lauree e il master conseguiti nel corso della carcerazione lo avrebbero reso “più pericoloso”, avendo in buona sostanza potenziato la sua capacità criminale. Il caso ci è sembrato di grande stimolo per ragionare sul senso profondo del riconoscimento del diritto allo studio nel contesto del trattamento penitenziario alla luce delle previsioni nazionali e sovranazionali che disciplinano la materia.