Dal Corriere di Bologna, 15 luglio 2021:
"Sono oltre 800 le parti civili che hanno chiesto di essere ammesse nell’udienza preliminare del processo per il crac di Bio-On.
Quasi novecento piccoli e grandi azionisti, risparmiatori, imprenditori
facoltosi, professionisti, qualche vip, tutti accomunati dall’aver
creduto al sogno delle bioplastiche e ai bilanci mirabolanti
dell’azienda di Castel San Pietro fondata da Marco Astorri. L’ex
presidente del Cda che ora rischia il processo insieme ad altre nove
persone tra vertici aziendali e revisori dei conti, con le accuse di
false comunicazioni sociali e manipolazione del mercato. (...)
La maggior parte degli azionisti sono assistiti dagli avvocati Salvatore
Tesoriero, Pierfilippo Centonze, Bruno Barbieri del Codacons, Sergio
Calvetti. Quasi tutti hanno aderito anche al sindacato italiano per la
Tutela dell’Investimento e del Risparmio (Siti), che ha annunciato di voler lanciare un progetto per l’acquisizione all’asta del compendio aziendale di Bio-on. La bolla era scoppiata nell’estate 2019, quando
il fondo speculativo Quintessential pubblicò un dossier in cui accusava
l’azienda di Astorri di essere un castello di carte, fondata su bilanci
gonfiati e una tecnologia inapplicabile, la «Parmalat bolognese» la
chiamarono. La società di Castel San Pietro rispose con una querela per
diffamazione, ma le indagini del nucleo di polizia
economico-finanziaria di Bologna, coordinate dal pm Michele Martorelli e
dal procuratore aggiunto Francesco Caleca, alla fine diedero ragione a
Quintessential. A ottobre 2019 scattarono sequestri e misure cautelari personali, due mesi dopo Bio-on è stata dichiarata fallita."
https://corrieredibologna.corriere.it/bologna/cronaca/21_luglio_14/bio-on-fallita-anche-roberta-capua-gli-azionisti-traditi-bf559ada-e4df-11eb-a644-3e3c6766637c.shtml